La torre del Falcone è una torre che fa parte del complesso di strutture fortificate che, dall'alto medioevo sino alla metà del diciannovesimo secolo, hanno costituito il sistema difensivo, di avvistamento e di comunicazione della fascia costiera della Sardegna. Situata sulla cima dell'omonimo promontorio, a 189 m s.l.m., grazie all'ottima visuale di cui gode, domina un eccezionale orizzonte che abbraccia il golfo dell'Asinara (compresa l'isola stessa) e la quasi totalità della Nurra. Risulta in contatto visivo con le torri di Trabucado, della Pelosa, dell'Isola Piana, delle Saline, di Porto Torres e di Frigiano.Costruita con pietrame di scisto recuperato sul luogo, la torre si presenta di forma troncoconica, con un diametro esterno di 9,5 metri, un'altezza, dallo zoccolo al lastrico, di 8 metri e muri perimetrali dello spessore di circa 1,5 metri.L'ingresso, posto a quattro metri di quota dal suolo, avviene grazie una scala esterna; questa introduce in una camera circolare del diametro di 5,6 metri nella quale una pilastro centrale sostiene la volta a cupola; radialmente all'ingresso vi sono due troniere o feritoie. Attraverso una stretta e ripida scala a ridosso del muro perimetrale si accede alla terrazza o piazza d'armi; una garitta in muratura protegge il boccaporto dagli agenti atmosferici. Sopra la terrazza era presente la cosiddetta mezzaluna, una struttura leggera dalla forma di semicerchio fatta di coppi e canne, che si poggiava sul parapetto, realizzata allo scopo di dare riparo ai soldati e alle munizioni.
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