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About

Studio legale Durgoni is a lawyer, located at via Lazio 44, 07026 Olbia, Italy. They can be contacted via phone at 3406009124, visit their website studiolegaledurgoni.com for more detailed information.

Avv. Giuseppe Durgoni, patrocinante in Cassazione, iscritto al patrocinio a spese dello Stato, separazione e divorzio, recupero crediti, diritto del lavoro, cause contro Abbanoa e tanto altro

Tags : #LawyerLawFirm, #Lawyer&LawFirm

Location :
via Lazio 44, 07026 Olbia
Added by Jopie, at 23 June 2019

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  • Monday 09:00 - 18:15
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Description

Lo Studio Legale Durgoni, fondato nel 2008 dall'avvocato Giuseppe Durgoni, ammesso al patrocinio dinanzi alla Corte Suprema di Cassazione, offre un'assistenza legale completa a privati e imprese nel vasto settore del diritto civile.
Alcune delle attività affrontate:
Diritto di famiglia
Successione
Recupero crediti
Responsabilità medica
Risarcimento danni
Contrattualistica
Sinistri stradali
Tutte le materie possono essere affrontate con il patrocinio a spese dello Stato.

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32 Reviews

  • Anynomous
    30 March 2020

    In studio per poche ore, molto triste

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  • Anynomous
    27 March 2020

    Decreto-legge Questo entra in vigore immediatamente dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, ma gli effetti prodotti sono provvisori, perché i decreti-legge perdono efficacia se il Parlamento non li converte in legge entro 60 giorni dalla loro pubblicazione.

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  • Anynomous
    27 March 2020

    Sull’efficacia della legge penale nel tempo, a seguito del Decreto Legge appena approvato

    Nel caso di successione di leggi nel tempo, principio generale è quello della irretroattività, per cui la legge nuova dispone solo per l’avvenire (art. 11 disp. prel.), temperato dal disposto dell’art. 2 c.p., secondo cui nel concorso di due leggi (quella vigente al momento del fatto e quella attuale) si applica quella più favorevole al reo. Si noti che ciò vale solo per le norme penal...

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  • Anynomous
    26 March 2020

    Sempre a lavoro, ma solo con consulenza online fino al 3 aprile. Stiamo a casaSempre a lavoro, ma solo con consulenza online fino al 3 aprile. Stiamo a casa

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  • Anynomous
    25 March 2020

    Oblazione

    L'oblazione è un rito alternativo al giudizio penale mediante il quale, con il pagamento allo Stato di una somma di denaro prestabilita, si estingue un particolare reato contravvenzionale, una sorta di depenalizzazione negoziata, quindi. Il rito de quo è disciplinato fondamentalmente agli artt. 162, 162 bis c.p. e 141 disp. att. c.p.p.. 1) Presupposti:...

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  • Anynomous
    23 March 2020

    Teniamo duro, passerà...

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  • Anynomous
    20 March 2020

    Art. 162 bis Codice penale Oblazione nelle contravvenzioni punite con pene alternative

    Nelle contravvenzioni(1) per le quali la legge stabilisce la pena alternativa dell'arresto o dell'ammenda, il contravventore può essere ammesso a pagare, prima dell'apertura del dibattimento, ovvero prima del decreto di condanna, una somma corrispondente alla metà del massimo della ammenda stabilita dalla legge per la contravvenzione commessa, oltre le spese del procedimento(2). Con la d...

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  • Anynomous
    16 March 2020

    La messa alla prova

    La messa alla prova è un istituto di matrice processual-penalistica pertinente soprattutto l'esecuzione della pena. Il trattamento consiste nell'affidamento dell'imputato all'ufficio di esecuzione penale esterna affinché svolga ivi determinate attività che consistono, perlopiù: nello svolgimento con dedizione e diligenza di un lavoro di pubblica utilità, ovviamente a titolo gratuito ed a favore della collettività intera, nonché nella piena riparazione dell...

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  • Anynomous
    14 March 2020

    Oblazione nelle contravvenzioni

    Dispositivo dell'art. 162 Codice penale

    Nelle contravvenzioni(1), per le quali la legge stabilisce la sola pena dell'ammenda, il contravventore è ammesso a pagare, prima dell'apertura del dibattimento [c.p.p. 492], ovvero prima del decreto di condanna [c.p.p. 459, 565], una somma corrispondente alla terza parte del massimo della pena stabilita dalla legge per la contravvenzione commessa, oltre le spese del procedimento.... Il pagamento estingue il reato(2).

    Note

    (1) La norma tratta un'autonoma causa di estinzione del reato contravvenzionale: l'oblazione. Questa consiste nel pagamento volontario di una somma di denaro. Nello specifico viene qui tratta la cosiddetta oblazione ordinaria, che si differenzia da quella discrezionale di cui all'art. 162 bis del c.p., in quanto si applica alle sole contravvenzioni punibili con l'ammenda. Si tratta di un vero e proprio diritto soggettivo di ottenere l'estinzione del reato, di conseguenza il giudice, qualora abbia verificato l'esistenza delle condizioni che legittimino l'oblazione, è obbligato a consentirla, dichiarando, però, l'estinzione del reato solo dopo il pagamento della somma richiesta.

    (2) Ciò conferma che l'oblazione ordinaria opera di diritto, estinguendo la contravvenzione nel momento in cui avviene il pagamento.

    Ratio Legis

    La norma si basa sulla convenienza di definire con sollecitudine i procedimenti per reati di minima importanza, evitando così il dispendio di energie processuali e garantendo la pronta disponibilità delle somme riscosse prima dell'apertura del dibattimento, ovvero prima del decreto di condanna.

    Spiegazione dell'art. 162 Codice penale

    Esistono due tipi di oblazione idonea ad estinguere il reato (rectius la contravvenzione): l'oblazione obbligatoria, prevista solamente per le contravvenzioni punite esclusivamente con l'ammenda. In tal caso, quando il contravventore paga una somma corrispondente alla terza parte del massimo della pena stabilita per la contravvenzione, il giudice è tenuto a dichiarare l'estinzione del reato; l'oblazione facoltativa (art. 162 bis), prevista per le contravvenzioni punite alternativamente con la pena dell'arresto o dell'ammenda, in cui il giudice può dichiarare estinto il reato quando il contravventore paghi una somma corrispondente alla metà della pena pecuniaria massima stabilita per la contravvenzione.

    L'oblazione obbligatoria di cui al presente articolo rappresenta un'ipotesi di vero e proprio diritto soggettivo pubblico dell'imputato, cui il giudice non può sottrarsi, qualora sussistano i presupposti di legge.

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  • Anynomous
    13 March 2020

    Da un paio di giorni ho trasferito il mio studio legale in casa, sempre operativo, tuttaviaDa un paio di giorni ho trasferito il mio studio legale in casa, sempre operativo, tuttavia

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  • Anynomous
    12 March 2020

    Articolo 650 Codice penale (Per chi viola la quarantena)

    Inosservanza dei provvedimenti dell'Autorità

    ...

    Chiunque non osserva un provvedimento legalmente dato dall'Autorità (1) per ragione di giustizia o di sicurezza pubblica, o d'ordine pubblico o d'igiene (2), è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato [337, 338, 389, 509] (3), con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a duecentosei euro (4).

    Note (1) Si intende per provvedimento legalmente dato dall'autorità qualsiasi atto autoritativo unilaterale proveniente da un soggetto pubblico e diretto a perseguire dei pubblici interessi, nonchè idoneo ad incidere direttamente sulla sfera soggettiva del singolo. (2) Si tratta di un'elencazione tassativa, giustificata dalla particolare rilevanza di tali interessi. Nello specifico le ragioni di giustizia si riferiscono ai casi di applicazione del diritto da parte del p.m. o della polizia giudiziaria. Mentre, essendo le ragioni di sicurezza pubblica riferite ai casi in cui l'attività di polizia viene posta in essere in funzione repressiva o preventiva, ne è un esempio l'ordinanza del sindaco con la quale sia stato ingiunto al titolare di un impianto di distribuzione di carburante di disattivare gli apparecchi self-service, privi di apposita autorizzazione. Sono esempi, invece, di ragioni di ordine pubblico ad esempio l'ordinanza del sindaco che, sul territorio di loro competenza, stabilisce la circolazione dei veicoli a targhe alterne. Mentre le ragioni di igiene si ritrovano ad esempio a fondamento dell'ordinanza del sindaco di sgombero delle aree occupate da rifiuti tossici. (3) La norma ha comunque carattere sussidiario, in quanto opera solo qualora l'ordine disatteso non trovi copertura legale, anche di natura non penale. (4) Si tratta in ogni caso di un reato omissivo proprio che difatti si sostanzia in un'attività di inadempimento e inerzia nei riguardi dell'ordine espresso dal precetto.

    Ratio Legis La disposizione in esame è diretta a tutelare l'ordine pubblico, nonchè l'interesse specifico perseguito dal provvedimento amministrativo oggetto della condotta perseguita.

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  • Anynomous
    11 March 2020

    Oggi lavorerò da casa, cosa assolutamente necessaria per far passare il contagioOggi lavorerò da casa, cosa assolutamente necessaria per far passare il contagio

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  • Anynomous
    07 March 2020

    Proroga per diventare Avvocati cassazionisti

    E’ stata prorogata di un ulteriore anno la disciplina transitoria che consente l’iscrizione all’albo per il patrocinio davanti alle giurisdizioni superiori a coloro che siano in possesso dei requisiti previsti prima dell’entrata in vigore della riforma forense. Si consente, così, l’iscrizione all’albo speciale davanti alle giurisdizioni superiori ai legali che maturino i requisiti previsti prima della riforma entro 8 anni, al posto degli attuali 7 anni, dalla riforma stessa, dunque entro il 2 febbraio 2021.

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  • Anynomous
    04 March 2020

    Buona giornata lavorativa a tutti

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  • Anynomous
    02 March 2020

    Principio della parziarietà delle obbligazioni condominiali

    Il pignoramento del credito del condominio, verso il singolo proprietario, non può essere escluso dal principio di parziarietà delle obbligazioni condominiali. Il suddetto principio implica che l'esecuzione contro il singolo condòmino non possa avere luogo per l'intero debito del condominio, ma solo nei limiti della sua quota di partecipazione al condominio stesso. Quindi, «il creditore del condominio che disponga di... un titolo esecutivo nei confronti del condominio stesso, ha facoltà di procedere all'espropriazione di tutti i beni condominiali, ai sensi degli artt. 2740 e 2910 c.c., ivi inclusi i crediti vantati dal condominio nei confronti dei singoli condòmini per i contributi dagli stessi dovuti in base a stati di ripartizione approvati dall'assemblea, in tal caso nelle forme dell'espropriazione dei crediti presso terzi, di cui agli artt. 543 c.p.c. e ss.». Cass., civ. sez. III, del 14 maggio 2019, n. 12715

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  • Anynomous
    02 March 2020

    Recupero dei crediti verso un condominio

    Il recupero di un credito verso il condominio presuppone che il creditore del condominio si sia munito di titolo esecutivo. Ottenuto il titolo esecutivo, il creditore deve scegliere se agire esecutivamente contro il condominio e/o contro il singolo proprietario moroso. Come si è detto, il singolo creditore del condominio, con titolo esecutivo e precetto, può aggredire tutti i beni del condominio e di solito si pignora il conto corrent...

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  • Anynomous
    01 March 2020

    Credito verso il condominio e pignoramento presso terzi al singolo condomino (Cass. 14.5.2019 n. 12715)

    Il creditore del condominio, con titolo esecutivo verso il condominio, può procedere all'espropriazione di tutti i beni condominiali, ex art. 2740 e 2910 cc, inclusi i crediti vantati dal condominio nei confronti dei singoli condòmini per i contributi dagli stessi dovuti in base a stati di ripartizione approvati dall'assemblea, nelle forme dell'espropriazione dei crediti pr...esso terzi, ex artt. 543 cpc e seguenti. Per il recupero degli oneri condominiali non pagati dal singolo proprietario il legislatore, con l'art. 63 disp att cc, ha previsto uno specifico decreto ingiuntivo, semplificato rispetto al modello usuale, basato su una delibera dell'assemblea e su un piano di riparto approvato dall'assemblea. Il legislatore ha imposto all'amministratore l'obbligo specifico di attivarsi per il recupero del credito.

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  • Anynomous
    29 February 2020

    Recupero del credito dal condominio e dal singolo proprietario moroso

    Secondo la Cassazione, del 29.9.2018, n. 27363, la natura parziaria del debito del condominio non limita la rappresentanza processuale dell'amministratore; il creditore del condominio può indifferentemente evocare in giudizio i singoli condomini morosi, oppure il condominio in persona dell'amministratore pt, conseguendo in entrambi i casi un titolo da mettere in esecuzione avverso i singoli condomini per la quota di competenza, operando la parziarietà come regola di imputazione interna del debito.

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  • Anynomous
    27 February 2020

    Per oggi è tutto....Vado a casa, domani nuove battaglie 😁

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  • Anynomous
    15 July 2019

    Interruzione e sospensione della prescrizione

    I termini di prescrizione possono essere allungati principalmente da due cause: la sospensione e l’interruzione. Secondo il codice penale, la sospensione congela il decorso della prescrizione, il cui termine rimane bloccato fino a che la causa sospensiva non viene meno; a questo punto, la prescrizione riprende normalmente. La legge indica una serie di cause sospensive: tra queste, solo a titolo di esempio, si ricordano quelle de...rivanti dall’impedimento del difensore, oppure dell’imputato. Il corso della prescrizione rimane altresì sospeso: dal deposito della motivazione della sentenza di condanna di primo grado, sino alla pronuncia del dispositivo della sentenza che definisce il grado successivo di giudizio, per un tempo comunque non superiore a un anno e sei mesi; dal deposito della motivazione della sentenza di condanna di secondo grado, sino alla pronuncia del dispositivo della sentenza definitiva, per un tempo comunque non superiore a un anno e sei mesi. Diversa è l’interruzione: la prescrizione interrotta, infatti, comincia a decorrere daccapo dal giorno dell’interruzione. Questo significa che l’interruzione azzera il tempo decorso fino al momento della sua verificazione, tempo che comincerà a calcolarsi nuovamente dal principio. Esempi di cause interruttive sono l’interrogatorio reso davanti al pubblico ministero o alla polizia giudiziaria, la richiesta di rinvio a giudizio, il decreto di fissazione dell' udienza preliminare, il decreto che dispone il giudizio. Poiché l’interruzione comporterebbe un allungamento dei termini di prescrizione inaccettabile, il codice dice che, pur in presenza di cause che giustificano l’interruzione, in nessun caso i termini di prescrizione possono superare di oltre un quarto quelli stabiliti per legge, salvo eccezioni per alcuni particolari reati.

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  • Anynomous
    14 July 2019

    Oggi non si lavora, la domenica è sacra...buona domenica a tutti, quindi, amici e clienti

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  • Anynomous
    14 July 2019

    La bolletta non prova l'esistenza del credito, secondo la Cassazione

    La fattura si può utilizzare per ottenere un decreto ingiuntivo, ma in caso di opposizione il creditore dovrà integrare con nuove prove la documentazione offerta nella fase monitoria. La bolletta, o fattura, non è idonea a dimostrare l'effettiva esistenza del credito azionato dalla società che ha erogato il servizio idrico, infatti. Nonostante chi ha emesso la fattura possa, in base a tale documento, ottenere l'emissione di un decreto ingiuntivo, ove nel successivo giudizio di opposizione sia contestato il rapporto principale, essa non può costituirne valida prova, dovendo il creditore fornire nuove prove per integrare con efficacia retroattiva la documentazione offerta nella fase monitoria.

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  • Anynomous
    11 July 2019

    Locazione da non proprietario

    Il conduttore non potrà eccepire la carenza di legittimazione attiva del locatore, non proprietario o nudo proprietario, ad incassare i canoni e/o a gestire il contratto di locazione, poiché il rapporto che nasce dal contratto di locazione e che si instaura tra locatore e conduttore ha natura personale, per cui chiunque abbia la disponibilità di fatto del bene, in base a titolo non contrario a norme di ordine pubblico, può validamente concederlo ...in locazione; la legittimazione a stipularlo riguardo ad un immobile oggetto di usufrutto è configurabile anche in capo al nudo proprietario del bene, con la conseguenza che il conduttore convenuto per l'adempimento dei canoni non può contestarne la legittimazione, adducendo l'esistenza della posizione dell'usufruttuario, in quanto essa è estranea al rapporto personale di godimento insorto con la locazione.

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  • Anynomous
    10 July 2019

    Art. 186 C.d.S. Guida sotto l'influenza dell'alcool (1)

    1. È vietato guidare in stato di ebbrezza in conseguenza dell'uso di bevande alcoliche. 2. (2) Chiunque guida in stato di ebbrezza è punito, ove il fatto non costituisca più grave reato: a) con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 527 a euro 2.108, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro...

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  • Anynomous
    09 July 2019

    Prescrizione del reato di guida in stato di ebbrezza

    Il reato di guida in stato di ebbrezza si prescrive in quattro anni, oltre all’aumento dovuto da eventuali interruzioni. La prescrizione è una causa di estinzione del reato che, una volta verificatasi, impedisce la produzione di qualsiasi effetto penale. Secondo il nostro codice, la prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena edittale stabilita dalla legge e comunque con un tempo ma...i inferiore a sei anni, se si tratta di delitto e a quattro anni, se si tratta di contravvenzione, anche se puniti con la sola pena pecuniaria. In altre parole, per capire quando un reato si prescriverà, sarà necessario fare riferimento alla pena massima prevista dalla legge per quel reato; ad esempio, il peculato è punito con la pena da quattro a dieci anni e mezzo di reclusione: questo vuol dire che il delitto di peculato si prescriverà decorsi dieci anni e mezzo dal fatto. La concussione, invece, è punita con la reclusione da sei a dodici anni: si prescriverà, quindi, in dodici anni. I delitti che sono puniti con una pena inferiore ai sei anni, invece, si prescriveranno sempre in sei anni: è questa la soglia minima posta dalla legge. Così, ad esempio, il furto semplice, pur essendo punito al massimo con tre anni di reclusione, si prescriverà comunque in sei anni. Per le contravvenzioni, invece, il termine di prescrizione sarà di quattro anni. I reati si distinguono in delitti e contravvenzioni, infatti. I delitti e le contravvenzioni si differenziano a seconda della specie di pena prevista dal codice penale: i delitti sono quei reati per cui è prevista la pena dell’ergastolo, della reclusione o della multa, mentre le contravvenzioni sono quei reati per cui è prevista la pena dell’arresto e/o dell’ammenda. Poiché, quindi, la guida in stato di ebbrezza è punita al massimo con l’arresto, si tratta a tutti gli effetti di un reato contravvenzionale, il cui termine di prescrizione è pari a quattro anni.

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  • Anynomous
    08 July 2019

    Buon lunedì

    Happy MondayTranslated

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  • Anynomous
    07 July 2019

    Guida in stato di ebrezza, come evitare la confisca dell’auto

    Nel caso di guida in stato di ebbrezza, la confisca dell’auto scatta quando è riscontrata un’alcolemia nel sangue maggiore di 1,5 grammi per litro; se ciò accade, sono previsti l’arresto da sei mesi ad un anno, un’ammenda che va dai 1.500 ai 6.000 euro, la sospensione della patente da uno a due anni e, in caso di un incidente o di recidiva nel corso del biennio successivo da parte dell’automobilista, la revoca dell...

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  • Anynomous
    06 July 2019

    Ennesimo cliente soddisfatto dalla possibilità del pagamento tramite POS 😉

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  • Anynomous
    05 July 2019

    Come agire contro i condomini morosi

    Nel recupero dei crediti del condominio l’azione dell’amministratore è rivolta ad ottenere un decreto ingiuntivo provvisoriamente esecutivo e la sospensione dei servizi condominiali. Quando in un condominio c’è almeno un moroso, spesso finisce che gli altri condomini paghino per lui e, quindi, paghino di più di quanto dovrebbero; questo perché, essendovi la necessità di far comunque fronte alle spese fisse di gestione dell’immobile, quali ...utenze, pulizia, manutenzione ed essendo queste ripartite in base ai millesimi, nel momento in cui vengono meno i versamenti di uno o più proprietari, gli altri dovranno coprire i buchi di bilancio, se vogliono evitare un pignoramento; pignoramento che i fornitori del condomino potrebbero certo rivolgere, in prima istanza, contro i beni del condominio stesso, ad esempio il conto corrente, ma anche contro quelli dei vari inquilini, come il pignoramento dell’appartamento. Ecco perché agire contro i condomini morosi non è solo un dovere dell’amministratore, tenuto a garantire la regolarità della gestione, ma lo è anche dei singoli proprietari; di qui l’affermazione, da parte della giurisprudenza, di un principio molto importante, ovvero che ad intentare una causa contro chi non paga il condominio può essere anche uno dei condomini, sostituendosi all’amministratore inerte. Così, ad esempio, se un tuo condomino è in mora da mesi e nessuno gli ha ancora notificato una diffida e questo ti infastidisce e preoccupa, puoi contattare il tuo avvocato perché gli notifichi un decreto ingiuntivo.

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  • Anynomous
    03 July 2019

    Incidente stradale e aggravante della guida in stato di ebbrezza

    Uno studio dell’aggravante della guida in stato di ebbrezza, post incidente stradale, è quello fornito dalla Sentenza della Corte di Cassazione (sez. IV Penale, sentenza 03 luglio – 19 ottobre 2018, n. 47750), nella quale i giudici hanno dibattuto sul merito del sinistro stradale, che si è verificato in ora notturna, nel quale il conducente in stato di ebbrezza alcolica andava ad impattare con un veicolo, ribalt...

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  • Anynomous
    02 July 2019

    Ci si può rifiutare di sottoporsi all’alcoltest?

    Il rifiuto di sottoporsi all’alcoltest comporta la presunzione di presenza di alcol nel sangue superiore alla soglia, oltre la quale la condotta è punibile come reato. In più, il rifiuto comporta la sanzione accessoria della sospensione della patente di guida, per un periodo da sei mesi a due anni e della confisca del veicolo, ex art. 186 cds. Questo rifiuto può manifestarsi sia con un'espressa indisponibilità a sottoporsi al... test, sia con condotte elusive attuate dal guidatore per evitare la misurazione del tasso alcolemico. Facciamo un esempio: in un caso trattato dalla Cassazione (Corte di Cassazione, sez. penale, n.5409/15 del 27.01.2015), per sfuggire ai controlli, il guidatore aveva, per diverse volte, aspirato, anziché soffiare come richiestogli, impedendo così la rilevazione del tasso alcolemico; i giudici non hanno potuto che confermare quanto sostenuto dalle sentenze precedenti, ovvero che il rifiuto, sottoforma di elusione, è considerato equivalente al rifiuto espresso.

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  • Anynomous
    30 June 2019

    Guida in stato di ebbrezza

    A differenza di altre nazioni, dove non è possibile guidare un veicolo su strada neppure con un minimo livello di tasso alcolemico, in Italia la legge consente al conducente, prima di mettersi al volante, di bere una bevanda alcolica, purché non inietti nel sangue un livello di alcol superiore a 0,50 grammi per litro. L’alcoltest più utilizzato dalle forze dell’ordine è l’etilometro, uno strumento che permette la misurazione del livello alcolemico n...el sangue del guidatore. All’alcoltest chimico si affianca l’etilometro elettronico di ultima generazione che, a differenza del primo, non utilizza alcun composto chimico, avvalendosi di gas che rilevano la presenza di alcol. Le forze dell’ordine hanno sempre l’obbligo di giustificare i controlli, da effettuare sullo stato del guidatore. Il test può essere effettuato solo quando si abbia il fondato sospetto dell’ebbrezza del conducente, in quanto deve sempre rispettarsi la riservatezza personale di quest’ultimo; l’agente di polizia deve, quindi, avere sentore dello stato alterato del conducente. L’alterazione può essere presunta da qualsiasi elemento: l’alterazione della deambulazione; la difficoltà di movimento; l’utilizzo di parole sconnesse; l’alito vinoso. Se, invece, si è coinvolti in un incidente stradale e sottoposti a cure mediche, gli esami del sangue vengono effettuati, su richiesta degli organi di polizia, da parte dell’ospedale, o di una struttura sanitaria ad esso equiparata.

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